IL NATALE DI ZENOBIA

18 dicembre 2019

IL NATALE DI ZENOBIA

La famiglia Barettoni ha voluto dedicare una mostra a Zenobia Bussandri Barettoni (1905-1972).

In una suggestiva atmosfera natalizia, il 7 e 8 dicembre 2019 nell’androne della fabbrica è stata riproposta la tavola di Natale di Zenobia con il servizio in maiolica che usava per le ricorrenze importanti. Accanto alla bella tavola sono state esposte alcune sue opere in ceramica raffiguranti delle damine in terra rossa bagnate di smalto monocolori, accessoriate di ombrellino, cappellino e vestiti alla moda del suo tempo. Ammirevoli sono i movimenti delle vesti e la postura che danno alle opere armonia ed equilibrio.

Zenobia nacque nel 1905 da Giacomo e Noemi Bussandri, ma per raccontare di lei bisogna partire dal nonno materno, Oscar Chilesotti (1848-1916). Egli fu musicologo e liutaio di caratura internazionale. Laureatosi a Padova nel 1871, fu il primo a decodificare antiche e importanti crittografie musicali. Frequentava Verdi, D’Annunzio, Ezra Pound e molte altre personalità del XX secolo. Questo ambiente culturale permise a Noemi, figlia di Oscar Chilesotti e a suo marito Giacomo Bussandri, alto ufficiale del regio Esercito italiano e titolare di due cattedre universitarie, di sviluppare una sensibilità straordinaria per l’arte.

Sono state conservate molte fotografie e lettere di Zenobia, e c’è il ritratto con la cornice dorata dipinto da Pompeo Pianezzola: dimensioni reali, busto retto, portamento elegante, capelli ricci e curati, cappello cloche, la mano guantata sul boa di pelliccia, una collana di pietre dure e … sembra una regina!  Il quadro la ritrae bellissima, ma in realtà dicono di lei che non era una bellezza perfetta, ma affascinava chiunque per i modi e maniere.

Zenobia trascorse la sua giovinezza a Venezia dove compì i suoi studi classici, linguistici (parlava correttamente il francese e l’inglese) e frequentò le lezioni di pittura dal maestro Fabio Mauroner.

Nel 1931 la sua famiglia si trasferì a Bassano nella loro Cinquecentesca villa di Marchesane dove il padre, appassionato di antiquariato e collezionista di quadri, fu colui che iniziò la riproduzione di mobili antichi dando via ad un’attività che tuttora è preminente in tutto il territorio bassanese.

Poco più che vent’enne Zenobia conobbe l’ing. Guglielmo Barettoni, proprietario dell’antica manifattura già Antonibon, e se ne innamorò. Si sposarono il 25 aprile 1935.

Ebbero due figli: Lodovico e Adriana. Fu una mamma molto attenta e premurosa, una donna sportiva che amava la montagna, sciava e faceva scalate.

Viaggiò molto, spinta dalla sua voglia di conoscere e vedere con i suoi occhi quanto leggeva nei libri ed enciclopedie. Spesso partiva per delle crociere. Decise anche di prendere la patente per accompagnare i due figli ancora adolescenti a visitare l’Austria, la Svizzera e parte dell’Europa.

Una donna di grande cultura e modi raffinati. Un’artista eclettica ed elegante, curiosa e moderna. Una moglie che partecipò alla vita lavorativa del marito perché con la sua intuizione e buongusto diede validi e importanti suggerimenti che messi in pratica risultarono efficaci.

Si spense nel 1972.

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